domenica 24 maggio 2009

Qual'è il dentifricio migliore o adatto per me

Qual'è il dentifricio adatto per me ?

E' importante utilizzare un dentifricio adatto a voi.

Oggi c'è un'ampia gamma di dentrifici studiati per aiutare a prevenire e combattere problemi specifici, incluso carie, disturbi gengivali, tartaro, denti macchiati o sensibili.

Chiedi al tuo igienista o dentista quale è il dentifricio più adatto a te.

Qual'è lo spazzolino per pulire i denti migliore per me

Qual'è lo spazzolino per pulire i denti adatto a me ?

Spazzolini con la testina piccola sono preferibili poiché possono raggiungere più facilmente tutte le zone della bocca, inclusi i denti posteriori.

Per coloro che hanno difficoltà manuali e non particolare destrezza, lo spazzolino elettrico rappresenta un valido ausilio. Sono di solito consigliati spazzolini con setole di durezza media.

La Carie

La Carie

Esistono diverse tipologie di carie, tra cui:

Carie Coronale
Il tipo più comune di carie. Colpisce sia gli adulti che i bambini; solitamente la carie localizza sulla superficie masticatoria o tra dente e dente carie interprossimale .

Carie della Radice
Invecchiando, le gengive si retraggono, lasciando parte della radice esposta. La radice non è più protetta e quindi più soggetta a carie.

Carie ricorrenti
La carie può formarsi anche intorno a otturazioni e capsule già esistenti. La placca tende ad accumularsi in queste zone, rendendole più soggette alla carie.
La carie non va sottovalutata. Se non curata danneggia prima lo smalto, poi la dentina fino a raggiungere la polpa. Si determina così la necrosi del dente con la possibilità di sviluppare degli ascessi.

Come identificare la presenza di una carie ?

La carie si sviluppa con più facilità sulla superficie masticatoria dei denti posteriori, tra un dente e l'altro e vicino al margine gengivale. Il modo migliore per identificarle e per curarle tempestivamente è andare dal dentista con regolarità.

martedì 19 maggio 2009

Irritazioni della bocca e lesioni orali

Irritazioni della bocca e lesioni orali.

Le irritazioni della bocca e le lesioni orali consistono in gonfiori, arrossamenti o vesciche che si formano nella bocca, sulle labbra, o sulla lingua.

Possono essere dolorose, non visibili e dare fastidio anche nel parlare e mangiare.

Qualsiasi lesione che dura per più di una settimana deve essere esaminata dal dentista.

Una buona igiene orale è indispensabile per difendersi da questi problemi.

Riportiamo di seguito le più comuni.

Ulcere aftose

Sono piccole e dolorose erosioni della mucosa orale.
Iniziano come piccole vescicole biancastre (afta semplice) per poi ulcerarsi.
Alcuni fattori quali lo stress, le allergie, il fumo, la carenza di ferro o altre vitamine e l'ereditarietà, possono contribuire alla loro formazione.

Leucoplachia

Si presenta come una spessa macchia di colore biancastro nella parte interna della guancia, sulle gengive o sulla lingua.
E' spesso associata al tabacco, nonostante possa essere causata anche da fattori traumatici quali denti cariati o fratturati o protesi mobili incongrue.
E' sempre indispensabile una visita specialistica.

Candidiasi

È un'infezione causata da un fungo: la Candida Albicans (un lievito)
Colpisce i soggetti debilitati o sottoposti a terapie antibiotiche e provoca bruciore.
La mucosa orale può apparire normale e più spesso si forma una patina biancastra tipo formaggio grattugiato su una base fortemente arrossata.

Come identificare un problema di sensibilità della dentina

Come identificare un problema di sensibilità della dentina ?

Se avete provato una sensazione di dolore ai denti con bevande o cibi freddi, zuccheri e ad esempio limone, e non avete carie, probabilmente soffrite di sensibilità della dentina.

Un adulto su quattro lamenta questo disturbo che spesso scompare e riappare nel tempo.

Come curare la sensibilità della dentina

La prima cosa da fare è consultare il proprio dentista o igienista.

La sensibilità della dentina solitamente é curabile.

II dentista potrà attuare un trattamento ambulatoriale e prescrivere paste dentifricie a bassa abrasione con formulazioni studiate appositamente per la sensibilità della dentina.

Esistono in commercio numerosi dentifrici e collutorio in grado, col tempo, di ridurre questo fastidioso sintomo.

Come individuare malattie gengivali

Come individuare malattie gengivali

Le malattie gengivali possono insorgere a qualsiasi età anche se di norma sono più frequenti tra gli adulti e, se diagnosticate in tempo, possono essere certamente curate.

Perciò è consigliabile una seduta di controllo dal dentista se sono presenti i seguenti sintomi:

• Gengive gonfie o arrossate.

• Gengive che sanguinano spontaneamente quando si lavano i denti.

• Gengive retratte.

• Gengive separate dai denti, con formazione di sacche sotto il margine gengivale.

• Modifiche dell'occlusione e dell'allineamento dei denti.

• Pus che fuoriesce dalle gengive o dagli spazi interdentali.

• Alitosi costante e cattivo sapore in bocca.

I primi stadi delle malattie gengivali spesso possono essere curate mediante una appropriata pulizia quotidiana dei denti e utilizzando non solo spazzolino e filo interdentale, ma anche dentifrici e collutori specifici.

Come curarli ?

• La pulizia professionale praticata dal dentista è l'unico modo per togliere la placca che si è trasformata in tartaro.

• Con regolari controlli dal dentista i primi stadi delle malattie gengivali possono essere curati prima che si aggravino.

Se la malattia è invece in stadio avanzato, è sempre opportuno rivolgersi al dentista per una cura specialistica.

Come ottenere una corretta igiene orale

Come ottenere una corretta igiene orale ?

La cosa migliore che possiamo fare per i nostri denti e gengive è mantenere una corretta igiene orale. I denti sani non solo ti fanno sentire e apparire meglio ma ti permettono anche di mangiare e parlare in modo corretto.

Una buona salute orale è importante in generale per tutto l'organismo.

L'igiene preventiva giornaliera, che include l'uso dello spazzolino e del filo interdentale, aiuta a prevenire eventuali patologie o a limitarne il peggioramento.

È molto meno costoso e doloroso prendersi cura quotidianamente dei propri denti che trascurarli e farli ammalare.

Andare regolarmente dal dentista

Lavare i denti la mattina, la sera e dopo i pasti

Sostituire Io spazzolino ogni 3 mesi

Usare il filo interdalmeno una volta al giorno

Usare anche il collutorio Seguire una dieta bilanciata

mercoledì 13 maggio 2009

Cos'è l'alitosi - prevenzione


Cos'è l'alitosi ? Come prevenirla ?

Alitosi significa semplicemente alito cattivo, un problema frequente.

Si calcola che circa il 40% della popolazione soffra di alitosi cronica.

Le cause dell'alitosi sono tante, tra cui:

Scarsa igiene orale

Cattiva digestione

Carie o malattie paradontali

Cibi quali aglio o cipolla

Alcool o tabacco

Secchezza delle fauci (causata da medicinali particolari, disturbi clinici e dalla riduzione del flusso salivare durante il sonno - da cui il termine "alito mattutino")

Malattie sistemiche come il diabete o altre gravi patologie


Oltre ad eliminare il cibo che causa l'alitosi, si può ridurre il rischio seguendo semplici regole:

Lavare i denti dopo i pasti ed in particolare la sera rimuovendo accuratamente placca e detriti di cibo

Detergere anche la lingua e il palato

Pulire accuratamente eventuali protesi mobili.

Andare dal dentista con regolarità per controlli e per l'igiene ambulatoriale.

Sensibilità della dentina


Sensibilità della dentina

L'ipersensibilità dentinale consiste in una percezione dolorosa, simile a quella provocata dalla carie, generata da stimoli fisici (solitamente il freddo) o chimici (zuccheri e acidi).

E' causata dall'esposizione, anche piccola, della radice del dente e quindi della dentina non protetta da smalto e gengive.

Spesso tale ipersensibilità induce a non pulire la zona interessata col rischio di carie e malattie e gengivali.

Tartaro


Tartaro

Il tartaro non è altro che placca calcificata sul dente.

Si forma sia in prossimità che al di sotto del margine gengivale, irritando i tessuti delle gengive.

II tartaro favorisce una ulteriore adesione della placca, causando malattie gengivali e carie.

Il tartaro pregiudica la salute dei denti e delle gengive, ma diventa anche un problema estetico.

Infatti è molto poroso e assorbe facilmente i pigmenti.

Quindi, se siete fumatori o consumatori di tè o caffè è particolarmente importante prevenirne la formazione.

Come individuare la presenza del tartaro ?

A differenza della placca, il tartaro è un aggregato minerale facilmente individuabile se situato al di sopra del margine gengivale.

La colorazione brunastra di denti e gengive può evidenziare la presenza di tartaro; andare dal dentista è l'unico modo per identificarlo e rimuoverlo, grazie a una pulizia professionale.

Come valutare una corretta igiene orale


Come valutare una corretta igiene orale

I denti sono puliti e privi di residui di cibo negli spazi interdentali ?

Le gengive sono di colore rosa non fanno male, e non sanguinano quando laviamo i denti o usiamo il filo interdentale ?

L'alitosi è un problema costante ?

Se le gengive vi fanno male, sanguinano spontaneamente quando lavate i denti, o se soffrite di alitosi costante, è opportuna una visita dal vostro dentista.

Ognuno di questi sintomi infatti indica un problema.

Il vostro dentista o igienista può mostrarvi le tecniche per realizzare una corretta igiene orale e può aiutarvi ad identificare le aree della bocca più bisognose di attenzione durante l'uso del filo interdentale e dello spazzolino.

martedì 12 maggio 2009

Come individuare malattie gengivali


Come individuare le malattie gengivali

Le malattie gengivali possono insorgere a qualsiasi età anche se di norma sono più frequenti tra gli adulti e, se diagnosticate in tempo, possono essere certamente curate.

Perciò è consigliabile una seduta di controllo dal dentista se sono presenti i seguenti sintomi:

• Gengive gonfie o arrossate.

• Gengive che sanguinano spontaneamente quando si lavano i denti.

• Gengive retratte.

• Gengive separate dai denti, con formazione di sacche sotto il margine gengivale.

• Modifiche dell'occlusione e dell'allineamento dei denti.

• Pus che fuoriesce dalle gengive o dagli spazi interdentali.

• Alitosi costante e cattivo sapore in bocca.

I primi stadi delle malattie gengivali spesso possono essere curate mediante una appropriata pulizia quotidiana dei denti e utilizzando non solo spazzolino e filo interdentale, ma anche dentifrici e collutori specifici.

Come curarli ?

• La pulizia professionale praticata dal dentista è l'unico modo per togliere la placca che si è trasformata in tartaro.

• Con regolari controlli dal dentista i primi stadi delle malattie gengivali possono essere curati prima che si aggravino.

Se la malattia è invece in stadio avanzato, è sempre opportuno rivolgersi al dentista per una cura specialistica.

Le malattie gengivali


Le malattie gengivali.

La malattia gengivale più comune è la gengivite batterica, ovvero una infezione della gengiva sostenuta da un eccessivo accumulo di placca. Se trascurata questa infezione migra verso i tessuti profondi che sostengono il dente (legamento parodontale e osso) fino a determinarne la caduta.

E' pertanto indispensabile rimuovere quotidianamente la placca batterica.

Le malattie gengivali sono divisibili in tre stadi:

Gengivite
Il primo stadio delle malattie gengivali; è un'infiammazione causata dalla placca che si è insediata sulle gengive.

La placca, se non rimossa con la pulizia dei denti e l'uso del filo interdentale, infetta il tessuto gengivale originando la gengivite.

Le gengive sanguinano durante la pulizia dei denti e l'uso del filo interdentale, ma la malattia può essere arrestata e le gengive guarire completamente.

Parodontiti

In questa malattia le fibre parodontali e l'osso di sostegno del dente sono irreversibilmente danneggiati.

Si formano tra dente e gengiva delle sacche (tasche) che intrappolano residui di cibo e placca aggravando la patologia.

I denti possono mostrare mobilità.

Cure odontoiatriche adatte e una migliore igiene orale quotidiana possono prevenire ulteriori danni.

Parodontite avanzata

In questo stadio, le fibre e l'osso che sostengono i denti sono distrutti; questo può causare migrazione e grave mobilità dei denti.

Tutto ciò può avere conseguenze anche sull'occlusione e se le cure non hanno effetto, i denti vanno rimossi.

L'importanza di una buona igiene orale


L'importanza di una buona igiene orale.

Una corretta igiene orale quotidiana, unitamente ad un periodico controllo dal dentista, sono indispensabili per avere e conservare i denti sani.

Un ruolo fondamentale per la salute e bellezza dei denti è in primo luogo svolto dalla "prevenzione".

Prevenire significa conoscere le regole ed i mezzi idonei per eseguire una corretta igiene orale e recarsi con regolarità dal dentista, al fine di evidenziare eventuali problemi che, con il passare del tempo, potrebbero diventare sempre più importanti e non facili da risolvere.

Per la salute dei denti e delle gengive è infatti indispensabile conoscere e contrastare i nemici che operano, specialmente in condizioni di scarsa igiene orale.

Come usare correttamente lo spazzolino


Come usare correttamente lo spazzolino.

Per lavare correttamente i denti occorrono minimo cinque minuti, potete provare a cronometrarvi effettuando con lo spazzolino movimenti precisi e brevi, entrando nel solco gengivale delicatamente senza trascurare otturazioni, corone e o capsule e altre ricostruzioni.


Posizionare lo spazzolino inclinandolo di 45 gradi contro il margine gengivale e spazzolare o ruotare allontanandosi dal margine gengivale.

Spazzolare accuratamente l'esterno, l'interno e la superficie masticatoria di ogni dente con movimenti veloci avanti e indietro.




Spazzolare delicatamente anche la lingua e il palato per rimuovere i batteri e rinfrescare l'alito.

Quali sono i diversi tipi di denti


Quali sono i diversi tipi di denti.

Incisivi:
i denti anteriori, taglienti e a forma di scalpello (quattro superiori, quattro inferiori) usati per tagliare il cibo.

Canini:
questi denti sono a punta (o a cuspide) e sono usati per tranciare il cibo.

Premolari:
questi denti hanno due cuspidi appuntite sulla superficie masticatoria, sono cioè bicuspidi.
I premolari sono usati per schiacciare e tritare.

Molari:
usati per tritare, questi denti hanno molte cuspidi sulla loro superficie masticatoria.

Impariamo a conoscere i nostri denti


Impariamo a conoscere i nostri denti.

Il dente è composto da diverse parti, conoscerle aiuta a curare al meglio la nostra igiene orale:

Smalto
Lo strato più esterno del dente. E il tessuto più duro e più mineralizzato del corpo ma può deteriorarsi se i denti non sono ben curati.

Corona
La parte superiore del dente, quella normalmente visibile. La sua forma determina la funzione del dente. Per esempio, i denti anteriori sono taglienti, mentre i molari hanno superfici piatte per triturare.

Radice
La parte del dente incassata nell'osso. La radice è circa i due terzi del dente e lo mantiene saldo in posizione.

Dentina
Lo strato del dente sotto lo smalto. Se il deterioramento riesce a progredire attraverso lo smalto arriva poi alla dentina dove milioni di canalicoli portano direttamente alla polpa dentale.

Solco gengivale
Dove i denti e le gengive si incontrano. Senza un appropriato uso dello spazzolino e del filo interdentale la placca e il tartaro vi si accumulano, causando diversi disturbi.

Polpa
Il tessuto connettivo all'interno del dente dove si trovano le terminazioni nervose e i vasi sanguingni. Se la carie del dente raggiunge la polpa solitamente si prova dolore.